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07 novembre 2013

Utilizzo corretto dei voucher

L’esigenza di regolarizzare la natura dei rapporti con i collaboratori può portare a valutare l’ipotesi dei voucher (i cosiddetti “buoni lavoro”) anche in alternativa a formule contrattuali più tradizionali.

Sul punto il D.L. Lavoro (n. 76/2013, convertito nella L. n. 99/2013) ha stabilito che il rapporto gestito con i voucher non debba più avere natura “meramente occasionale”, essendo esclusivamente indispensabile il rispetto del valore economico della prestazione (la ratio legis che ha ispirato la norma induce a ritenere che il limite economico da solo certifichi l’occasionalità della prestazione), pari a:

- 5.000 euro annui per ciascun lavoratore (limite che scende a 3.000 euro se il lavoratore percepisce indennità a sostegno del reddito). Da ciascun committente (imprenditore commerciale o professionista che sia) il lavoratore non potrà percepire più di 2.000 euro;

- 5.000 euro annui per i rapporti privati (da soggetti che non siano imprenditori commerciali, professionisti e non rientranti nel settore agricolo).

Vediamo nel dettaglio come funzionano.

ACQUISTO ED ATTIVAZIONE: è possibile acquistare i buoni lavoro presso l’INPS, le Poste Italiane oppure le Tabaccherie autorizzate. Una volta acquistati gli stessi potranno essere attivati semplicementecomunicando i dati del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. Detta attivazione potrà avvenire tramite:

- la procedura on line (e quindi accedendo al portale INPS nella sezione “Utilizzare i buoni lavoro - Accesso alla procedura telematica e alla procedura PEA tabaccai e sportelli bancari e Uffici Postali”);

- il Contact Center;

- il fax.

L’equivalente economico del voucher potrà essere riscosso direttamente dal lavoratore al netto delle trattenute previdenziali ed assistenziali (indicate di seguito) presso gli sportelli postali.

In alternativa è possibile utilizzare il servizio telematico.

Per poter utilizzare i voucher telematici occorre in prima battuta effettuare la registrazione sul sito dell’INPS (www.inps.it). A tale registrazione possono procedere alternativamente sia rappresentante legale dell'Ente che una persona dipendente dell'Ente da delegare (si precisa che in questo secondo caso la persona individuata dovrà richiedere un’utenza INPS per presentare successivamente una domanda di abilitazione tramite modello “SC53”).

Chiaramente anche colui il quale presterà la propria attività lavorativa dovrà essere un utente registrato il quale, dopo aver ricevuto conferma telefonica del corretto espletamento delle pratiche direttamente dal “Contact Center”, riceverà al proprio domicilio la “INPS card” (tendenzialmente entro 25 giorni lavorativi), che occorrerà al fine di accreditare i compensi relativi alle prestazioni dallo stesso effettuate.

DENUNCIA:terminato l’iter di cui sopra, è possibile procedere alla cosiddetta “denuncia preventiva” delle prestazioni di lavoro, da effettuare nei giorni antecedenti l’inizio della prestazione o il giorno stesso. Nella denuncia, oltre all’indicazione dei soggetti che intraprenderanno l’attività lavorativa, andranno indicati altresì una serie specifica di dati, tra i quali: tipo di Ente/Impresa, data di inizio e fine prevista della prestazione, luogo di lavoro, …

PAGAMENTO:l’Ente, prima di poter procedere al pagamento della prestazione lavorativa, dovrà dichiarare l’avvenuta esecuzione della prestazione. In quella fase l’Ente dovrà specificare la data di inizio e di fine della prestazione lavorativa effettuata, l'aliquota del compenso netto (pari al 75% del valore nominale del buono lavoro) ed il valore economico da attribuire alla prestazione.

Solo a quel punto il sistema potrà provvedere al pagamento della prestazione al lavoratore.

VALORE DEL VOUCHER: il voucher ha un valore nominale (lordo) di 10, 20 o 50 euro. Esso comprende i seguenti oneri:

- contribuzione a favore della gestione separata INPS (13%);

- assicurazione anti-infortuni (7%);

- compenso al concessionario (INPS) per la gestione del servizio (5%).

Ciò significa che il valore netto di un voucher acquistato dal committente a 10 euro è pari a 7,50 euro, e corrisponde al compenso minimo a fronte di un'ora di prestazione.


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